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mini-HOWTO su come fare l'upgrade di una distribuzione Linux
Greg Louis, glouis@dynamicro.on.ca
v1.11, 6 Giugno 1996
Suggerimenti sull'upgrade da una distribuzione Linux ad un'altra.
1. IMPORTANTE!!! Disclaimer e Copyright
The procedure to which this document attempts to be a guide is
inherently dangerous to the programs and data stored in your computer.
You carry out any such procedure entirely at your own risk. The steps
described in this document worked for the author; there is no
guarantee that they will work for you, nor that you can attempt to
follow them without serious damage to your computer's programs and/or
data. You are entirely on your own in any use you may make of the
information presented herein, and the author shall not be liable in
any way whatsoever for any damage or inconvenience of any kind that
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This document is copyright 1996, Dynamicro Consulting Limited, and is
released under the terms of the GNU General Public License. This
basically means that you may copy and modify it at will, but may not
prevent others from doing likewise.
Comments and questions may be directed to the author. Especially
welcome, for use in future revisions, are accounts of successful
upgrades of complex systems.
L'unica licenza valida quella originale in lingua inglese.
Di seguito ne trovate una traduzione abbastanza fedele che
per non ha alcun valore.
La procedura su cui questo documento cerca di essere una guida
pericolosa per i programmi ed i dati immagazzinati nel computer.
Portate avanti detta procedura a vostro rischio. I passi descritti in
questo documento hanno funzionato per l'autore; non c' nessuna
garanzia che funzionino per voi, n che possiate cercare di seguirle
senza seri danni ai programmi ed ai dati contenuti nel vostro
computer. Qualsiasi uso delle informazioni qui date a vostro rischio
e pericolo, e l'autore non pu essere considerato responsabile per
qualsiasi danno o inconveniente di qualsiasi tipo che vi possa
accadere nel farlo.
La suddetta clausola valida anche per quanto riguarda la traduzione
italiana: il traduttore non potr essere considerato responsabile per
qualsiasi errore o inesattezza della traduzione. Usate le informazioni
contenute in questo documento completamente a vostro rischio e
pericolo.
Questo documento copyright 1996 Dynamicro Consulting Limited, ed
distribuito sotto la licenza General Public License GNU; ci significa
che potete copiarlo e modificarlo a vostro piacimento, ma non potete
evitare che altri facciano lo stesso.
La traduzione italiana copyright 1997 Eugenia Franzoni
(eugenia@pluto.linux.it).
Potete rivolgere commenti e domande direttamente all'autore. Sono ben
accette, per uso in versioni successive, relazioni su upgrade riusciti
di sistemi complessi.
2. Cambiamenti dalla versione 1.1
Aggiunta questa sezione
Aggiunto il suggerimento di Zoltn Hidvgi su mtime e ctime.
Grazie, Zoltn!
Aggiunta la sezione Ringraziamenti
3. Introduzione
3.1. Come uccidere e resuscitare Linux
Lo scopo di questo documento di dare dei suggerimenti per aiutarvi
nella distruzione e riinstallazione di un sistema Linux. Non affatto
un libro di "ricette" sicuro, ma spero che servir come indicazione su
quello a cui si deve pensare, e sull'ordine in cui fare le cose. Mi
sarebbe stato molto di aiuto se qualcun altro avesse scritto una cosa
del genere prima del mio primo upgrade; quindi spero che sia di aiuto
a voi, se dovete ricostruire una macchina Linux.
Non prendetelo come vangelo! Alcune cose cambieranno quasi
sicuramente. Anche i nomi delle directory presenti nel documento
possono essere diverse da quelle che dovete usare; alcuni hanno
/usr/home invece di /home, ad esempio; altri la chiamano /u, ed altri
(brivido :) mettono addirittura tutti gli utenti direttamente sotto
/usr stessa! Non posso essere specifico per il vostro sistema, quindi
ho semplicemente usato i nomi come sono nel mio.
Noterete anche che uso la distribuzione Slackware, e che assumo
abbiate abbastanza RAM e spazio disco per installare i sorgenti del
kernel Linux e compilare il kernel. Se il vostro sistema diverso,
alcune delle mie raccomandazioni non saranno applicabili, ma spero che
potrete comunque trovare lo schema generale che vi possa essere di
aiuto nel progetto di ricostruzione.
3.2. Perch farlo?
Buona domanda! Se si pu evitare, non fatelo! (E questa la
raccomandazione pi importante di tutta questa guida!!!) ...ma ci sono
occasioni in cui non se ne pu fare a meno.
Ad esempio, ho installato un hard disk da 4Gb e poi ho scoperto che
Linux della Slackware 2.0 non sapeva che gli hard disk potessero
essere pi grandi di 2Gb, e si confondeva orribilmente; quindi ho
dovuto fare un upgrade all'allora ultima Slackware 2.3. Quell'upgrade
stata un'esperienza estenuante, ed parte della ragione per cui sto
scrivendo queste note. Ho sbagliato praticamente tutto, e solo la
fortuna ed il fatto che avessi un'altro Linux funzionante mi ha
salvato dal disastro.
Un altro esempio: ho scoperto che non potevo compilare un kernel linux
a.out funzionante con la serie 1.3, usando un'installazione esterna
della Slackware 2.3 (un'altra macchina, non quella con cui ho
impasticciato). Ho preso la palla al balzo, ho comprato la Slackware
3.0 su CDROM e ho convertito tutto a ELF. Stavolta la reinstallazione
andata meglio, grazie in parte all'esperienza precedente, ed
servita come spunto per la maggior parte delle idee che vi sto
offrendo qui.
3.3. Devo per forza ``distruggere e reinstallare''?
Stranamente pi sicuro. Se installate sopra un sistema Linux
esistente, probabile che abbiate una miscela di binari vecchi e
nuovi, e in genere un vero problema per l'amministrazione. Ripulire il
sistema del tutto, e poi rimettere solo quello di cui sapete avere
bisogno un modo drastico ma efficace di avere un risultato pulito.
(Naturalmente stiamo parlando di installare una distribuzione per
intero, non di aggiornare uno o due pacchetti! Il modo migliore per
evitare una reinstallazione completa , precisamente, di tenere
aggiornati i singoli componenti -- specialmente gcc e le sue librerie,
e le binutils. Se quello che usate ragionevolmente aggiornato, e
potete tenercelo prendendo, e se necessario compilando, del nuovo
codice di tanto in tanto, non c' bisogno di un aggiornamento di
massa).
Come nota Patrick Volkerding (anche lui raccomanda di togliere tutto
per fare gli upgrade), installare ELF sopra un sistema funzionante
a.out il modo sicuro per provocare un disastro: almeno, se ne sapete
abbastanza per provarci, non avete bisogno di questa guida!
Anche senza questa complicazione, per, sarebbe meglio ricostruire
tutto da zero.
3.4. Quanto tempo ci vuole?
Naturalmente dipende dalla complessit del sistema, ma posso dire che,
per l'aggiornamento andato bene (l'altro? -- non chiedetemelo! :) ci
ho messo circa dieci ore per i backup, sei ore per ricostruire il
sistema per poter riabilitare i login, e un'altra mezza giornata pi o
meno per rimettere a posto le cose meno cruciali. Col passar del tempo
mi accorgo che ci sono delle piccole cose che non sono come le vorrei
-- le aggiusto mano a mano che le trovo -- ma in tutto dovrebbero
bastare venti ore di lavoro per un progetto ragionevolmente complesso.
Forse meno se state reinstallando da hard disk (io ho usato il CDROM)
o pi se dovete installare da floppy. Forse meno se avete un Pentium
veloce, pi se avete un 386. Avete capito il concetto.
E questo per quanto riguarda l'installazione. Ecco come impostarla,
una volta deciso che deve essere fatta. Armatevi di forza d'animo, di
caffeina o cose del genere, e:
4. Scrivete tutto quello che fate.
E' estremamente prezioso avere un registro di quello che avete fatto
nel processo di preparazione e di applicazione delle modifiche. E'
specialmente importante una lista dei backup che farete in
preparazione della distruzione del sistema esistente.
5. Fate un backup completo del sistema esistente.
Generalmente parlando, i backup tendono a venir scritti su mezzi ad
accesso sequenziale. Posto questo, non vorrete usare il backup
completo per reinstallare un numero significativo di file: ne ha
troppi che non volete. E' meglio creare dei piccoli backup di segmenti
individuali che sapete che dovrete reistallare del tutto. Far degli
esempi pi avanti.
Perch cominciare con un backup completo? Ci sono due ragioni
principali: per prima cosa, nell'eventualit di una catastrofe
nell'installazione del nuovo sistema, avrete modo di tornare indietro
al punto di inizio con un minimo sforzo. Secondo, non importa quanto
prepariate bene la nuova installazione, c' una probabilit molto alta
che uno o due file importanti vengano dimenticati; in questo caso la
scomodit di dover estrarre questi file dal backup completo sar
preferibile a farne a meno.
Per risparmiare tempo e spazio, se avete ancora il mezzo di
distribuzione per la vecchia versione Linux, potete salvare solo i
file che hanno l'mtime o il ctime pi recente della data
dell'installazione originale.
6. floppy. Fare il backup di /etc e delle sue sottodirectory su uno
o pi
Questo l'estremo opposto: non reinstallerete questi file (per la
maggior parte, almeno), ma li paragonerete con quelli nuovi che
vengono creati durante l'installazione. Perch? Perch i file nuovi
potrebbero contenere informazioni che i vecchi non hanno, o potrebbero
esprimere le stesse cose in modo diverso. I cambiamenti nei
protocolli, l'aggiunta di nuovi strumenti o l'implementazione di nuove
caratteristiche in strumenti esistenti sono tutte cose che possono
apportare dei cambiamenti nel formato dei file di configurazione e
negli script di avvio contenuti nell'albero /etc, e molto
probabilmente dovrete immettere i vostri vecchi dati nei nuovi file
per mantenere i formati nuovi e sfruttare i miglioramenti.
7. Fate backup separati di ogni gruppo di file che volete conservare.
Questa la parte pi variabile del lavoro, e tutto quello che posso
fare descrivere quello che ho fatto io nel mio sistema, nella
speranza che servir come guida. Sostanzialmente, dovete dare
un'occhiata a tutte le directory che contengono:
file che non fanno parte della vostra installazione linux standard,
o
file pi recenti di quelli che installerete con la nuova
installazione
e separate solo quei file che volete mantenere.
(Un'altra strategia possibile di fare il backup di tutti i file con
mtime o ctime pi recenti del giorno della precedente installazione di
Linux, come detto sopra, e recuperarli da l. Se fate cos, dovrete
tener conto che la nuova distribuzione di Linux potrebbe contenere dei
file ancora pi recenti di quelli che avete salvato.)
Nel mio caso, ho finito per fare un file .tgz sul mezzo di backup per
ciascuna di queste directory:
/usr/lib/rn
/usr/lib/smail
/usr/lib/trn (il resto di /usr/lib era da reinstallare)
/usr/local/src
/usr/local/bin
/usr/local/lib
/usr/local/lpfont
/usr/local/man
/usr/local/sbin
/usr/local/thot (c'erano altri file in /usr/local che non mi
servivano)
/usr/openwin
/usr/src/lilo-17 (perch la mia Slackware nuova aveva ancora la
versione 16)
/usr/src/linux-1.2.13 (perch l'avevo configurato)
/usr/X11R6/lib/X11/app-defaults
/usr/X11R6/lib/X11/initrc (il resto di Xfree86 era da reinstallare)
/var/named
/var/openwin
/var/texfonts
La mia macchina era relativamente semplice, dato che non c'erano file
di spool di cui preoccuparsi. Non ho uno spool di news in quel
sistema, e dato che ci sono solo due utenti pi semplice leggere
tutta la posta prima di fare lo shutdown. Negli altri casi bisogna
fare il backup delle directory /var/spool all'ultimo momento, come
naturalmente le directory delle librerie e dei siti delle news!
8. Preparate i dischi di root e boot per la nuova installazione.
I dettagli di come farlo si possono trovare nella guida di
installazione della distribuzione che usate.
9. compilazione finale. Formattate i dischetti per il kernel tempo
raneo e per la
Ve ne serviranno due, un dischetto per ciascuno.
Fatto tutto questo, siete pronti per l'Ora X. Il passo successivo
rende il sistema non disponibile.
10. Inibite i login e fate il backup delle directory /root e /home.
E' l'ultima cosa da fare sui vecchi sistemi prima di distruggerli, in
modo da poter avere i dati di root e degli utenti il pi aggiornati
possibile.
11. Avviate il sistema dai dischetti di boot e root.
12. Cancellate le partizioni Linux con fdisk e ricreatele.
La guida di installazione vi spiegher come farlo; cos distruggerete
il sistema. Da ora in poi dipendete dalla qualit dei backup che avete
fatto nei passi precedenti! Siete stati avvisati!
13. Installate la nuova versione di Linux.
Ci sono gi diversi buoni documenti che descrivono come portare avanti
questo passo, quindi non scender nel dettaglio. Continuate da qui
quando il nuovo sistema pu essere avviato dal'hard disk.
Nel frattempo, assicuratevi di creare un dischetto da cui possiate
avviare il sistema, dato che il kernel installato di default da Linux
deve essere sostituito, e nel farlo possono accadere degli incidenti.
Assicuratevi di installare i pacchetti di sviluppo e i sorgenti del
kernel.
14. /etc/fstab Con il nuovo sistema linux avviato dall'hard disk,
modificate
ed aggiungete la partizione di swap. Poi date il comando "swapon -a".
Non so perch, ma il programma di installazione della Slackware non si
offre di farlo se la partizione di swap gi esiste. Poi, quando
avviate il sistema nuovo e lo script rc.S prova ad abilitare lo swap,
non trova la partizione nel file fstab e lo swap non funziona. Questo
procedimento risolve il problema.
15. sottodirectory. Recuperate le configurazioni nella directory
/etc e nelle sue
Coem descritto sopra, non potete semplicemente copiare i vecchi file
in /etc ed aspettarvi che funzioni tutto; con alcuni file si pu fare,
ad esempio /etc/XF86Config (sempre che stiate usando la stessa
versione di Xfre86 -- e lo stesso hardware video -- dell'installazione
precedente). Per la maggior parte, per, meglio usare diff per
paragonare i file vecchi ai nuovi prima di copiarli. Controllate
specialmente dei cambiamenti significativi nei file in /etc/rc.d, dove
potreste dover modificare tutto a mano, invece di copiare i vecchi
script dal backup. Una volta finito, riavviate il sistema.
16. Configurate e ricompilate il kernel di Linux.
Anche se questo passo non necessario per avere un kernel che
supporta il vostro hardware, vale la pena farlo per evitare di avere
nel kernel i driver di tutta quella roba che sulla macchina non c'.
Per dettagli su questo, leggete il Kernel HOWTO. Installate prima il
kernel ricompilato su un dischetto: quando vedete che da l l'avvio
a posto, installatelo sull'hard disk, avviate lilo se lo state usando,
e riavviate il computer.
17. Recuperate quello che avevate salvato.
Potrebbe essere necessario reinstallare alcuni dei binari dai
sorgenti: io ho dovuto farlo con lilo, ad esempio, dato che la mia
versione era pi recente di quella nell'installazione Slackware, e non
avevo fatto il backup del file binario da /sbin. Dovreste controllare
tutti i programmi che recuperate dai backup, e confermare l'esistenza
e la correttezza dei file di configurazione, delle librerie e cos
via. In alcuni casi potreste dover recuperare i programmi in un ordine
specifico: avete annotato delle cose durante il backup, vero? ;-)
18. Controllate la sicurezza.
Controllate i permessi dei file e delle directory in modo da essere
sicuri che l'accesso non n troppo ristretto n troppo facile. Io
trovo che la Slackware tende ad essere un ambiente un po' aperto per i
miei gusti, quindi vado in giro a cambiare i 755 in 711 per i binary
nelle directory ../bin e cose del genere. O addirittura i 700 in
quelli ../sbin. Ci vuole un'attenzione particolare se state facendo
girare un server ftp, ma probabilmente ci avete gi pensato ;-).
19. Abilitate i login.
E' tutto a posto. Nel prossimo periodo, ci saranno probabilmente dei
dettagli da chiarire, ma il grosso del lavoro fatto. Buon
divertimento!
20. Mi dispiace, ma ancora una volta:
USATE QUESTE INFORMAZIONI A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO!
(Vedere il disclaimer all'inizio di questo documento.)
21. Ringraziamenti
Grazie a Zoltn Hidvgi per aver contribuito al contenuto di questo
mini-HOWTO.
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